Oltre la robotica: Optimus di Tesla e il futuro fra l’uomo e la macchina.

Ho atteso alcuni giorni prima di esprimermi sulle mie riflessioni riguardo alla nuova generazione dei robot di Tesla, Optimus Gen 2. La mia attenzione è stata catturata non solo dalle innovazioni tecniche, ma anche dalle potenzialità che questi progressi portano.

Non posso non addentrarmi in un argomento che sicuramente susciterà polemiche e il saltare dalle poltrone da parte di tutti quelli che non vedono di buon occhio tecnologie di questo tipo, ovvero il presunto incidente di un ingegnere di Tesla, colpito da un modello di Optimus. Sarà vero? Io non lo so, di certo Elon Musk si è fatto subito sentire rispondendo che si tratta di un incidente di due anni fa, puntualizzando lo sciacallaggio dei giornalisti, sempre pronti a fare notizia. Come scritto, non spetta a me affermare la verità di questo incidente, rimane il fatto che ci sono molti più incidenti, fra l’altro mortali, in strada con le automobili e ben pochi giornalisti che gridano contro di esse.

Optimus è una finestra sul futuro di quello che potrebbe essere il rapporto fra uomo e macchina: più quotidiano e antropomorfizzato. La possibilità di rendere questi robot accessibili a molti, grazie al prezzo che dovrebbe attestarsi sui 20 mila dollari, e di utilizzarli per svariati lavori apre nuove frontiere, non solo nell’utilizzo quotidiano del farsi fare un caffè o spolverare un mobile in casa, ma nel loro utilizzo lavorativo, ovvero la possibilità di prestare questi robot a chi serve, traendone un guadagno, una sorta di prestatore di manodopera o un imprenditore di nuova generazione.

Guardando al contesto più ampio, la comparsa di Optimus Gen 2 potrebbe essere un fattore di stimolo per aziende come Boston Dynamics, note per i loro robot avanzati. Questa sorta di ‘gara tecnologica’ tra Tesla e Boston Dynamics potrebbe accelerare l’innovazione in tutto il settore, promettendo sviluppi entusiasmanti nel prossimo futuro

Optimus di Tesla rappresenta un passo importante: l’antropomorfizzazione della macchina ci porta a specchiarci attraverso di essa, vedendo in essa anche la nostra speranza, volontà, forza, ma anche la paura delle nostre debolezze e cattiverie. Non so se questo sarà un futuro radioso o meno, di certo questi sono i primi passi di un cambiamento epocale nel quale possiamo entrare o farci travolgere. Io la vedo positivamente, e voi?