DeepSeek: l’intelligenza artificiale cinese che sfida i giganti occidentali

DeepSeek è una piattaforma di intelligenza artificiale sviluppata in Cina, nata per competere direttamente con i grandi nomi del settore come OpenAI, Anthropic e Google DeepMind. La sua particolarità sta nell’essere stata sviluppata con risorse notevolmente inferiori rispetto ai colossi occidentali, ma con un approccio innovativo che sta già facendo parlare di sé. DeepSeek è stata lanciata ufficialmente pochi giorni fa e ha sede in una delle principali città tecnologiche cinesi, posizionandosi come uno strumento accessibile e gratuito, con l’obiettivo dichiarato di democratizzare l’uso dell’AI.

Dopo averla testata, posso dire che, a livello semantico, si dimostra altamente performante. La comprensione e la generazione del linguaggio sono fluide e precise, e in alcuni aspetti DeepSeek riesce persino a superare ChatGPT, anche se le differenze sono ancora sottili. Tuttavia, ciò che distingue davvero DeepSeek è la sua innovativa funzione DeepThink (R1).
DeepThink (R1) è progettata per ragionamenti complessi e supporto decisionale, puntando a competere direttamente con tecnologie come ChatGPT 4-o1, già conosciuta per la sua capacità di gestire ragionamenti multi-step, e con la futura ChatGPT 4-o3, che promette ulteriori ottimizzazioni. Se DeepThink R1 riuscirà a mantenere ciò che promette, potrebbe non solo competere, ma ridefinire lo standard delle intelligenze artificiali avanzate, offrendo un livello di analisi e ragionamento ancora più approfondito.

Nonostante il suo potenziale, DeepSeek ha ancora alcune criticità. Essendo gratuita, ha attirato un’enorme quantità di utenti, causando frequenti problemi di sovraccarico dei server. Questo limita fortemente la sua affidabilità per un utilizzo professionale quotidiano. Attualmente, DeepSeek è ideale per testare funzionalità e scoprire nuove possibilità, ma non è ancora pronta per applicazioni continuative e lavorative.

L’impatto di DeepSeek non si ferma alle sue funzionalità. Il suo annuncio ufficiale ha avuto ripercussioni immediate anche sul mercato. Nvidia ha perso oltre il 10% in pre-apertura dopo la notizia, un chiaro segnale di quanto questa tecnologia venga percepita come una minaccia concreta dai grandi player del settore. L’idea che una piattaforma sviluppata con risorse limitate possa competere a questo livello è un chiaro messaggio: il panorama dell’AI è in piena trasformazione.

DeepSeek non si limita a offrire una piattaforma alternativa, ma ridisegna le regole del gioco. Con il suo modello gratuito e la promessa di innovazione continua, potrebbe democratizzare ulteriormente l’accesso all’intelligenza artificiale, aprendo nuovi scenari di utilizzo per individui e aziende.